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La nuova moda dei libri al posto delle slot machine



Negli ultimi tempi c’è una nuova moda tra gli esercenti contrari alle slot machine nei loro locali. In tutta Italia alcuni bar hanno deciso infatti di allestire delle piccole biblioteche improvvisate, che sono andate a sostituire gli spazi occupati dalle slot machine.

Libri al bar

A dare il via a questa tendenza è stato il For Art Cafè, piccolo bar milanese, che ha cambiato gestione un anno fa e ha portato parecchie novità. Al posto delle slot sono arrivati fiori e libri. Il gestore Enzo racconta: “Il nostro era un locale tutto scuro, con le pellicole ai vetri e cinque slot all’interno. Il gruppo Coin (che gestisce il centro commerciale in cui si trova il bar) ci ha chiesto se volevamo anche noi mettere le slot”.

La risposta dei fratelli Enzo, Lino e Anna è stata perentoria: “A noi i guadagni facili sulla pelle delle persone e sulle famiglie non interessano. Abbiamo fatto inserire nel contratto di locazione il divieto di istallazione delle slot”. Al posto delle slot è stata collocata una libreria piena di volumi: “È frutto della nostra condivisa passione per la lettura. Abbiamo deciso, sotto suggerimento di una nostra carissima cliente, di mettere a disposizione dei nostri clienti uno scambio di libri a costo zero”.

I gestori spiegano: “Le slot certo assicurano un buon incasso ma parliamo di un guadagno facile, che inevitabilmente ti porta anche una clientela poco raccomandabile. E’ questione di scelte: noi preferiamo puntare sulla qualità dei nostri prodotti, sulla nostra professionalità e sulle nostre capacità. Se ami il tuo lavoro e lo svolgi al meglio, non hai bisogno di ricorrere a questi mezzi. E la risposta dei clienti é stata molto positiva, ancora oggi riceviamo complimenti per l’ambiente accogliente e armonioso che abbiamo realizzato. Ai nostri colleghi consigliamo con tutto il cuore di puntare in alto, facendo spazio a iniziative creative e culturali e chiudendo le porte ai guadagni facili che rovinano persone e famiglie”.

Libri a Viareggio

 

Lo scorso gennaio Azzurra Cerri ha tolto le slot machine dal suo bar di Viareggio e al loro posto ha creato un piccolo spazio libri. A distanza di nove mesi i libri sono diventati oltre 200 e i clienti continuano a donare volumi, prendendone in cambio altri da leggere. Azzurra, titolare del bar ‘Why Not’, non si è affatto pentita, anche se ha dovuto rinunciare agli incassi delle due precedenti slot, circa 800 euro complessive ogni mese. Azzurra ha detto: “Sono più povera, ma più felice. Invito anche i bar limitrofi a fare la stessa scelta“.

Azzurra spiega: “Non sopportavo più il rumore di quelle macchinette, i clienti che si innervosivano quando perdevano o quando invece credevano di aver vinto ma la slot non sputava soldi”. Per colmare gli introiti persi, Azzurra ha messo in piedi tutta una serie di attività collaterali: dagli aperitivi alle cene a tema, dalle feste alle presentazioni di libri fino ai corsi di scrittura creativa.

In verità è stata una battaglia lunga e difficile quella di Azzurra quella per eliminare le slot. Quando rilevò il bar quattro anni fa le macchinette c’erano già e sono rimaste al proprio posto per tre anni. Poi Azzurra ha detto basta, ma non è stato semplice a causa dei rigidi contratti con le società che gestiscono le slot. Oggi però può dire: “Finalmente le macchinette non ci sono più, i libri continuano a crescere e a poco a poco tutto il bar sarà arredato coi libri che i clienti continuano a portare. Prima i furti erano frequenti, i ladri entravano nel locale e rubavano gli incassi delle macchinette, adesso i ladri non vengono più”.

Libri a Pistoia

 

Camilleri, Zola, Shelley, Allende, Battaglia. Sono alcuni nomi di autori della “Biblioteca dell’amicizia” che si trova all’interno del Bar Nazionale in piazza Leonardo da Vinci, a Pistoia. Libri usati che possono essere presi in prestito, senza alcun scopo di lucro, annotando il titolo e la data su un quadernone, posto accanto agli scaffali. È l’idea di Alessandra Vannetti, titolare del locale a conduzione familiare, insieme ai fratelli Alessandro e Alberto.

Ecco cosa racconta Alessandra a Il Tirreno: “È da diverso tempo che volevamo togliere quelle slot machine che attiravano anche una cattiva clientela. Avevamo solo due slot perché non abbiamo mai voluto alimentare quel tipo di mercato. In casa siamo tutti lettori fortissimi, abbiamo un sacco di libri e di volumi. Così, un giorno, sono andata all’Ikea ed ho comprato uno scaffale. Da uno poi gli scaffali sono diventati quattro e adesso abbiamo tanti clienti che vengono qui e che prendono in prestito i libri. Oppure tanti si fermano a consumare qualcosa e sfogliano qualche volume. Alcuni doppioni li ho regalati, altri li ho donati. Ho visto che l’iniziativa è piaciuta molto e ne sono davvero soddisfatta”